ascoltare la musica attraverso i sensi
Pentascolto è un termine che abbiamo coniato per indicare una nuova modalità di ascoltare i nostri brani tale da coinvolgere tutti i 5 sensi, non solo l’udito.
Wave – Antonio Carlos Jobim, 1967
Udito:
se ne consiglia l’ascolto in una sera di tarda estate, fine agosto, massimo prima metà di settembre, al tramonto, vestiti di chiaro dopo una doccia ristoratrice, possibilmente a piedi nudi sulla sabbia. In tarda primavera accentua la voglia di mare, preparando lo spirito al caldo imminente.
Vista:
osservare la spiaggia, il mare, il sole al tramonto con qualche nube all’orizzonte tanto per ricordare che presto non sarà più il caldo afoso di prima e che forse lo rimpiangeremo.
Olfatto:
perfetto l’aroma sprigionato dalle alghe di mare se tenute tra le mani. In alternativa qualche goccia di essenza di rosmarino o lavanda in un diffusore, questo se si è nel giardino di casa o di un albergo.
Tatto:
tra le mani un foulard di lino di colore verde acqua ed una pietra pomice.
Gusto:
una macedonia di frutta estiva con un po’ di zucchero grezzo e prosecco, semplice ma colorato come il carnevale brasiliano ed un po’ rétro.